Alfredo Conde - Il grifone


Alfredo Conde

Il grifone

Vincitore narrativa straniera 1990

Editori Riuniti, 1989

 Xa vai o griffon no vento, 1984 

Capitoli dispari. Capitoli pari. Nei primi uno scrittore, nostro contemporaneo, insegue un tema che non riesce a diventare romanzo. Nei secondi un erudito prelato del Sant'Uffizio -- siamo negli ultimi anni del Cinquecento -- è incaricato di reprimere il commercio di libri proibiti, mentre, in realtà, si adopera per salvaguardarne la circolazione. L'uno è professore visitante all'Università di Aix-en-Provence, l'altro è Visitatore inquirente in terra di Galizia. Entrambi sono galeghi, entrambi felicemente inchiodati a una stessa identità di luoghi, di lingua, di modi, di tenace professione di una diversità orgogliosamente esibita. Entrambi vedono nel rapporto con la donna una sorta di complessa e definitiva risposta all'inquietudine esistenziale. Via via le due vicende tendono a collabire, a creare fessure segrete, rispondenze, coincidenze. Attraverso il Grifone, mitica creatura dell'aria e dell'acqua capace di percorrere spazi e tempi, i due personaggi del romanzo sembrano guardarsi per un istante negli occhi, siglando con quello sguardo l'insistenza di una libertà, di una sfida, di una grande negazione vitale e creativa.

 

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