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Finalista 2018 |
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Auður Ava Ólafsdóttir |
Hotel Silence |
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Einaudi, 2018 |
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Ör, 2015 |
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Jonas Ebenezer si descrive così: “maschio, quasi 49 anni, separato, eterosessuale, senza alcuna autorità o potere, che non pratica sesso da molto tempo, dalla discreta manualità”. Malgrado sappia aggiustare le cose non riesce a rimettere in sesto la propria esistenza. Lasciato dalla moglie, con una figlia ormai indipendente e nessuna prospettiva per il futuro, decide di farsi prestare un fucile da caccia e dire addio a questo mondo. Ma non vuole essere di peso nemmeno da morto e sceglie quindi di farlo lontano da chi lo conosce. Arriva in un paese misterioso, da poco uscito da una feroce guerra civile, dove scopre un’umanità sofferente a cui può essere davvero d’aiuto, anche solo riparando un tetto. E cambia idea. Si convince che forse ogni vita vale la pena di essere vissuta, se può alleggerire il dolore di qualcun’altro. Un libro che è un segno di pace, una stretta di mano laica che ci riavvicina a quanto di umano dentro di noi resiste agli orrori del mondo. |
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Auður Ava Ólafsdóttir - Hotel Silence
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