Bernard Chambaz - L'arbre de vies


 

Vincitore

1993

Bernard Chambaz

L'arbre de vies


 


 

L'Albero delle Vite è prima di tutto la quercia che cattura lo sguardo di Antoine: una quercia abbattuta, spaccata ma verde, che il nonno impose come emblema di vitalità. È anche l'albero genealogico, con i rami delle generazioni, il fogliame di famiglia; è ancora la secolare speranza di una qualche forma di paradiso. Una sera d'autunno del 1867, Antoine Couthon ricorda il pomeriggio del Termidoro 1794 quando apprese della morte di suo padre (amico paralitico di Robespierre). Durante la notte rivive - come si suol dire - la sua vita. Spazio, tempo, moltiplicato per i pregiudizi e i vortici della memoria; storia dove storia e immaginazione si intrecciano. Il romanzo inizia in Alvernia, con un gioco di gioco dell'oca. Vinse poi Parigi, per la Rivoluzione; Russia, per una campagna disastrosa; Italia, a invecchiare lì. Tuttavia, Antoine decifra gradualmente l'enigma che vuole essere il figlio di suo figlio. Sente una sorda preoccupazione. Chi sono ? nonno, padre, figlio, nipote? Forse ognuna di queste figure contemporaneamente perché tutto scorre velocissimo in questo favoloso macchinario di tempi intrecciati dove l'uomo appare come un imprevedibile mosaico di eventi.

 

Nessun commento:

Posta un commento