Giuliano Baioni - Il giovane Goethe


Giuliano Baioni

Il giovane Goethe

Saggistica d’autore 1998

Einaudi, 1996

 

Nel suo nuovo saggio Giuliano Baioni deliena un quadro che per molti versi rovescia l'immagine consolidata del giovane Goethe: non più il titano, campione di ottimismo e vitalità, ma l'uomo che sperimenta su se stesso e in se stesso le contraddizioni e le debolezze di una nascente modernità, il padre del nichilismo moderno, il quale sa che nulla è certo e stabile in un mondo in perenne e tumultuosa mutazione, il poeta che cerca di superare la scissione tra esistenza artistica e realtà borghese in una Germania che nella seconda metà del Settecento lentamente fa proprie le problematiche dominanti nel resto d'Europa. Seguendo il poeta dall'adolescenza francofortese sino alla scelta a favore del piccolo Ducato di Weimar, Baioni colloca in una nuova prospettiva sia le opere - si pensi alle liriche, ai Dolori del giovane Werther, al Gotz von Berlichingen, all'Urfaust, oggi spesso valuatate in base a stereotipi narrativi - che la biografia dell'autore, riconsiderata alla luce di un'analisi psicologica che non prescinde mai da un preciso quadro di riferimento storico e sociale: Francoforte (con l'incoronazione dell'Imperatore), Lipsia (la piccola Parigi), Strasburgo (collocata a metà tra Germania e Francia, tra vecchio e nuovo) e Wetzlar (la cittadina di provincia dove è ambientato il Werther) rappresentano in questo senso altrettanti luoghi, al contempo reali e simbolici, di un processo che solo qualche anno più tardi sfocerà nella Rivoluzione francese.

 

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