E se il Santo Graal, l'antica reliquia, fosse custodito nei labirinti di pietra, nelle cisterne bizantine sotto i palazzi di Istanbul? Il sultano Mahmut II sta morendo. Yashim, piú che mai solo, deve combattere contro un incubo che sembra risvegliarsi da un passato antichissimo. Tra archeologi avidi, società segrete che sognano la rinascita dell'impero bizantino, una donna francese bellissima e sfuggente, e i depositari di segreti che forse non devono essere rivelati. Dopo il successo mondiale de L'albero dei giannizzeri, è questo il secondo romanzo con Yashim protagonista, dove il fantastico si sposa in modo naturale alla piú seria ricostruzione storica. Un thriller avvincente, nel quale rifulgono l'umanità e l'intelligenza di Yashim, il servitore perfetto, e il malinconico splendore di una capitale al tramonto. 1839, anni dopo la lotta per l'indipendenza dei greci dell'impero ottomano, Lefèvre, archeologo francese, arriva a Istanbul per cercare un tesoro bizantino che ha a che fare con le reliquie piú antiche della città, e forse della cristianità. Yashim, l'eunuco di corte che ama le donne, riceve la richiesta di investigare su Lefèvre. Ma quando il cadavere sfigurato dell'archeologo viene trovato davanti all'ambasciata francese, tutto porta a sospettare dello stesso Yashim... C'è qualcuno che lo sta usando per coprire un complotto, o la realtà è ancora piú sorprendente?
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