Kenneth Clark - Il nudo: uno studio della forma ideale


 

 

Kenneth Clark

Il nudo: uno studio della forma ideale

The Nude: A Study of Ideal Art, 1956

 

    

Neri Pozza, 1995

 

Il nudo come desiderio di perfezione: Clark lo identifica con il bello ideale dell’arte greca. Tutto il suo ragionamento si impernia sulla convinzione che il potere della bellezza sia  nel farci sentire più civili. Nessuno scritto sul concetto di nudo artistico prescinde da quest’opera; molti saggi recenti su aspetti particolari dell’espressione artistica del nudo non sono altro che una riflessione su quanto scrive Clark, anche se non dichiaratamente. Perfino chi affronta l’arte successiva alla pubblicazione di quest’opera (1956) non può ignorare le linee guida di questo critico. Clark, nel lungo percorso che va dall’arte preistorica a quella della prima metà del secolo scorso, mette in evidenza come il concetto di nudo sia una costruzione artificiale dettata e adattata dalla/alla mentalità delle epoche storiche in cui venne rappresentato (o cancellato) e radicata nella civiltà occidentale (in altre parti del mondo questi parametri non valgono). La sua sensibilità e la sua grande competenza non si esercitano solo sull’arte del passato: mi ha meravigliata l’acutezza con cui analizza l’arte della prima metà del XX secolo e la sapienza con cui coglie nei grandi – e penso a Michelangelo e a Picasso – la loro capacità di mantenere (o rimpiangere se perduta) la fede nella bellezza fisica.

 

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