Maxence Van Der Meersch - L'impronta di Dio


Vincitore

1936

Maxence Van Der Meersch

L'impronta di Dio

L'Empreinte de Dieu

 

Mondadori, 1967

 

Una violenza cupa e sorda, un sotterraneo rancore, che trovano pronto riflesso nella natura selvaggia del paesaggio, accompagnano pagina dopo pagina la tragica esistenza di Karelina. La vita non è stata misericordiosa con lei, ma prodiga di esperienze terribili. Condizionata, quasi soffocata, da due esseri violenti, Gomar t'Joens, il marito ubriacone e contrabbandiere, e Domitien Van Bergen, lo zio, scrittore che aspira confusamente alla giustizia e che insegue la gloria letteraria, questa ingenua contadina delle Fiandre continua a vivere, nonostante tutto e contro tutto, illuminata solo dalla dolcezza di essere divenuta madre. Intorno a lei, appunto, una natura nemica: il vento, la pioggia, la neve, il ghiaccio e una terra desolata di dune e sabbie, stretta tra dighe e canali, di una piattezza allucinante. Quest'opera valse all'autore, nel 1936, il premio Goncourt.

 

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