Buenos Aires, 1950. Costretto a fuggire sotto falso nome perché erroneamente ricercato dagli Alleati come criminale di guerra, Bernie Gunther - il popolare detective protagonista della serie 'Berlin Noir', convinto antinazista arruolato forzatamente nelle SS e vittima di uno scambio di persona - sbarca sotto falso nome con Adolf Eichmann nella capitale argentina. Ricevuto dallo stesso Perón e dalla moglie Evita, Gunther svela la sua vera identità e viene riconosciuto dal capo della polizia locale come il famoso investigatore berlinese e costretto a mettersi al lavoro sul brutale omicidio di una giovane e sulla scomparsa di una ragazza appartenente a un'importante famiglia tedesco-argentina. Le modalità del feroce delitto a sfondo sessuale, identiche a due casi irrisolti sui quali Gunther ha indagato negli anni Trenta a Berlino, e l'appartenenza della ragazza scomparsa all'alta borghesia tedesco-argentina filonazista, paiono indicare che le indagini vadano condotte all'interno della numerosissima colonia dei rifugiati nazisti, e quindi Bernie Gunther sembra l'uomo perfetto per infiltrarsi in quel mondo spietato di criminali avventurieri che nascondono il proprio passato. In un continuo flash back con la Berlino del 1932 teatro dei due delitti precedenti, degli ultimi giorni della Repubblica di Weimar e alla vigilia dell'irresistibile ascesa del nazismo, dell'incendio del Reichstag e delle violenze delle SA - Kerr descrive con la consueta maestria la Buenos Aires della dittatura di Perón con il suo populismo e il culto della personalità incarnato da Evita, e con gli oppositori torturati e gettati dall'aereo nel Mar de la Plata. È in questo quadro che il romanzo apre inquietanti interrogativi sulle connivenze con il nazismo del regime peronista e sulla spietata politica antisemita, tenuta sino ad oggi rigorosamente segreta e, al di là del suo carattere di intrigante fiction, A fuoco lento ha dunque il valore di una vera e propria denuncia storica del governo argentino dell'epoca. E tutto questo, come spesso nei romanzi di Kerr, in un affascinante miscuglio di personaggi storici e di fantasia: Juan ed Eva Perón, Adolf Eichmann, Joseph Mengele, il liberatore di Mussolini dal Gran Sasso, Otto Skorzeny, il creatore di Auschwitz e di Dachau, Hans Kammler, partecipano alla vicenda con assoluta fedeltà storica, ma con la vivacità dei grandi e indimenticabili personaggi romanzeschi. Quinto volume della serie 'Berlin Noir', A fuoco lento conferma il giudizio che l'«Observer» ha dato del precedente romanzo, L'uno dall'altro: «Uno dei grandi capolavori della narrativa poliziesca contemporanea... puro Chandler».
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