Vincitore |
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1987 |
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Tahar Ben Jelloun |
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Notte fatale |
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La nuit sacrée |
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Einaudi, 2007 |
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Pur avendo, autorevolmente e vivacemente, una sua vita propria e una totale autonomia, Notte fatale - che ha procurato a Tahar Ben Jelloun il Premio Goncourt 1987 - è il seguito del precedente Creatura di sabbia, in cui un cantastorie racconta in modo equivoco e seducente la vita di Mohammed Ahmed, nato femmina dopo sette sorelle e cresciuto come maschio per volere di un padre ossessionato dal timore della dispersione ereditaria di un patrimonio faticosamente accumulato. Scomparso il narratore ufficiale, i suoi ascoltatori più fedeli e interessati si succedono per proporre diverse ipotesi intorno alle trasformazioni della protagonista dopo la morte del padre. La storia si allarga a ventaglio, fino a una serie di conclusioni alternative e improbabili... Notte fatale, pur intrecciandosi in modo originale con queste storie, le riconduce tutte a un'interpretazione autentica. La storia vera, quella che farà giustizia delle dubbie fantasticherie di quanti si sono avventurati nella vicenda della metamorfosi transessuale di Ahmed-Zahra per recuperare la sua identità femminile, la racconterà la stessa protagonista, che ricompare ormai vecchia sulla piazza dei cantastorie. Dopo la morte del padre, avvenuta nella ventisettesima notte del Ramadan - «notte fatale» durante la quale vengono stabiliti i destini degli uomini - l'emancipazione della «creatura di sabbia e di vento» è rapida, tumultuosa, e la scrittura di Ben Jelloun è avvincente e fantasmagorica, in un susseguirsi di colpi di scena che portano a un sorprendente «lieto fine» |
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Tahar Ben Jelloun - Notte fatale
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