Erik Orsenna - L'esposizione coloniale


Vincitore premio principale e del Goncourt des lycéens

1988

Erik Orsenna

L'esposizione coloniale

L'exposition coloniale

 

Rizzoli, 1989

 

Mi chiamo Gabriel. «Sono nato nel 1833 a Levallois, la capitale dei cavalli. Louis, mio padre, era avido di matrimoni. Quanto a me, dopo oltre mezzo secolo, amo due sorelle: Clara, la lunga, fotografa, e Ann, la bionda, una donna d'affari che si offre soltanto in piedi. Grazie a loro, la mia vita è stata simile a un'esposizione coloniale: un falso impero, una vetrina di sogni irrealizzabili, uno spettacolo per famiglie... «Grazie a loro, ho conosciuto l'Amazzonia, Belém do Pará, il positivismo, il porto di Londra, le corse automobilistiche, la vita segreta di Clermont-Ferrand, le belle amiche di Freud, un orrido aspetto del Vélodrome d'Hiver, la vecchia Hué, la capitale delle tombe... e tante altre curiosità. «Anne Clara mi hanno insegnato verità insospettate, per esempio che il caucciù assomiglia alla democrazia, evita le guerre civili tra le cose, che senza le biciclette non avremmo perso Diện Biên Phủ, o che le pene d'amore sono più dolci nella giungla...» Uno straordinario caleidoscopio dalle innumerevoli sfaccettature compone l'affascinante "recherche" di Gabriel Orsenna, figlio di un libraio idealista, nipote di un rivoluzionario messicano. Epopea di una famiglia, leggenda di un'epoca, saga di un'infanzia e di un impero perduti, grandiosa storia d'amore e di amori, paragonato dalla critica a Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Márquez, l'Esposizione coloniale rivela una magistrale abilità narrativa, una vena di gioiosa allegria picaresca, un'ironia dirompente, una penetrante nostalgia, una sottile magia nella trama.

Erik Orsenna pseudonimo di Eric Arnoult, ha quarantadue anni. Insegnante di economia, è stato consigliere culturale di François Mitterrand e membro del Consiglio di Stato. Ha pubblicato quattro romanzi: Loyola's Blues (1974), La vie comme à Lausanne (1977), con il quale ha vinto il Premio Roger-Nimier, Une comédie française (1984) e l'Exposition coloniale (1988), Premio Goncourt 1988, che ha dato all'autore successo e fama internazionali.

 

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