Anthony Trollope - L'amministratore


 

 

Anthony Trollope

L'amministratore

The Warden (1855)

serie Cronache di Barsetshire

# 1

 

Sellerio, 2003

 

Con Trollope siamo nell’aria del più autentico realismo inglese dell’Ottocento, devoto da un lato alla rappresentazione accurata di quadri sociali e alla denuncia umanitaria e democratica, dall’altro all’intreccio ingegnoso dei fili di commedie umane recitate da tipi tanto plausibili quanto indimenticabili per l’originalità o addirittura la bizzarria delle personalità. Insomma siamo dalle parti dell’umorismo di Dickens, di cui Trollope fu un contemporaneo, altrettanto prolifico, non meno classico, come lui sapiente conoscitore dei riti e dei miti del mondo vittoriano, con un’ironia meno amara, e soprattutto senza quel genio pessimistico, il suo genio essendo guidato dall’ambizione di chiudere le sue storie in serenità, sempre riuscendoci. E in lotta per la serenità è il reverendo Harding, l’amministratore del pensionato per vecchi lavoratori di Hiram, uomo buono e amabile, protagonista di questo romanzo: il primo dei sei del ciclo cosiddetto delle «Cronache del Barsetshire» in quanto ambientati nella immaginaria città di Barchester. Harding è tormentato dal dubbio se sia giusto e legittimo che la rendita che percepisce come amministratore sia tanto superiore alle pensioni degli assistiti. A sollevare il caso è un giovane avvocato di buona famiglia, John Bold, paladino di tutte le cause umanitarie, pretendente riamato della figlia dell’amministratore. E al dilemma morale del buon amministratore si aggiunge quindi quello del giovane avvocato, diviso tra l’amore e la coerenza. Sicché tutto il romanzo è l’articolata risposta a una domanda: «Perché Eleanor Harding non dovrebbe amare John Bold?». Una di quelle domande che permettevano a uno scrittore dell’Ottocento inglese, del calibro di Trollope, di muovere un’intera città, e farla recitare con la plasticità di chi ha bisogno di avvincere il lettore.

 

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