Ian Fleming - I diamanti sono per sempre


 

 

Ian Fleming

I diamanti sono per sempre

Diamonds are Forever, 1956

serie 007

# 4

 

Adelphi, 2014

 

Chi conosce i libri di Ian Fleming sa che l'agente 007, in realtà, indaga sempre e soltanto sulle ossessioni private del suo autore. Come, qui, il commercio internazionale di diamanti, che Flem­ing scoprì leggendo un lungo pezzo uscito nel 1954 sul «Sunday Times» a proposito di un traffico di preziosi fra New York e la Sierra Leone (gli stessi set del romanzo), e poi dedicandosi quasi per un anno a ricerche e interviste negli Stati Uniti. A leggerlo bene, I diamanti sono per sempre è quindi una specie di reportage romanzesco, e una delle sorprese che ci riserva sono le maniacali descrizioni di bar, ristoranti, alberghi, motel, autostrade, deserti americani: polaroid estremamente nitide, che messe l'una accanto al­l'altra raccontano un sogno che poco a poco si trasforma in un incubo – ad a­ria condizionata. Poi arrivano le sorprese che in fondo ci aspettiamo, come i crudeli rituali e le infernali macchinazioni della malavita americana, ricostrui­ti con la demoniaca precisione cui Fleming ci ha abituato. Un quadro già complesso, ma quando entra in scena la Bond Girl più spiccia e sentimentale di tutte, Tiffany Case, le cose si complicano quasi troppo – persino per Bond.

 

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