Nino Filastò - La tana dell'oste


 

Vincitore 1986

Nino Filastò

La tana dell'oste

 

Il Giallo Mondadori n° 1953, 1986

 

Nascosto fra i cespugli, il cadavere di un oste giace ormai da tre giorni, esposto al caldo dell'estate che sta per cominciare. La località è una montagna dalle parti di Pisa, e a Pisa vive il "Vecchiaccio col sigaro", un avvocato colto e attento alle cose. e, come tutti i toscani, anche un po' malizioso. Giuseppe Sardi - così si chiama il "Vecchiaccio- ha un amico, ex medico legale e attualmente pediatra, che considera un po' il braccio della propria mente. Lo convoca e lo incuriosisce al punto che il medico accetta di indagare sulla morte dell'oste. Ma il caso ha continue svolte e continue complicazioni, fino all'arresto della moglie e della figlia della vittima. L'avvocato Sardi non solo accetta la difesa delle due donne, ma ne decreta l'innocenza. E riuscirà a ribaltare gli esiti del caso. Un romanzo dal linguaggio terso, essenziale, con un ambiente italianissimo, privo di echi imitativi di altre culture gialle. Un Premio Alberto Tedeschi che ha visto la giuria unanime e compatta nell'aggiudicare il riconoscimento a Nino Filastò, di professione avvocato di Firenze. 


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