Claudia Salvatori - Più tardi, da Amelia



 

Vincitore 1985

Claudia Salvatori

Più tardi, da Amelia

 

Il Giallo Mondadori n° 1901, 1985

 

Amelia è una signora colta, una filosofa. Ospitale, la sera apre la sua casa agli amici, per dei cenacoli durante i quali ognuno può esprimersi e imparare. Amelia è anche una signora simpatica. E morta. Strangolata, pare. Unico testimone, il suo grosso gatto nero dagli occhi di smeraldo. Inizia così, in modo quasi sommesso, questo italianissimo romanzo di mistero che si svolge in una città (Genova?) insonnolita e pettegola, con personaggi che paiono tutti familiari, tanto sono reali e ben descritti: un'anziana domestica, un ex marito colto quanto discreto, una giovane neurologa spregiudicata e perfino un astrologo. Fra gli altri. Dalla sordina iniziale, l'azione si dipana tesa e tersa, dietro i passi un po' stanchi del vice-commissario Panebianco e il fruscio della penna di sua moglie, poliziotta anche lei, a modo suo. Gran bel giallo, insomma, al quale la giuria ha assegnato senza esitazioni il Premio Aberto Tedeschi 1985.


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