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Finalista |
2017 |
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Pierre Lemaitre |
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L'abito da sposo |
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Robe de marié |
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Fazi, 2012 |
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Chi è veramente Sophie? Sappiamo che ha trent’anni ed è la babysitter di Léo, il figlio di una coppia di ricchi parigini. La giovane donna sembra non avere una vita privata, si dedica totalmente al bambino, il resto è un mistero. Ma sappiamo che è ossessionata da una doppia identità, dimentica cosa ha fatto poche ore prima e vive in un costante stato di oblio. Una sera la mamma di Léo rientra tardi e trova Sophie addormentata davanti alla tv, le propone di restare a dormire e lei accetta. Il mattino dopo la ragazza si risveglia sola in casa e fa una terribile scoperta: Léo è stato strangolato nel sonno, proprio accanto a lei. Lo sconcerto è profondo e la soluzione che le si prospetta è una sola: una fuga senza meta, via da Parigi, lontano da tutto, per provare a ricostruirsi una vita. Perché Sophie deve salvare se stessa e agirà ignara di essere in trappola da sempre, costretta a una corsa folle come un animale in gabbia. Di chi sia la mano che tiene la vita di Sophie in pugno e perché sia intenzionata a distruggerle l’esistenza è la storia di questo romanzo: una discesa negli inferi della mente, una partita a scacchi dove due protagonisti si sfidano con strategie impeccabili e dove anche la psicosi più efferata riesce a trovare una spiegazione, una forma di compassione. Come nei film di Hitchcock, siamo di fronte a un intreccio perfettamente orchestrato dove la patologia mentale si offre come fertile terreno per un noir che tocca tutte le corde della paura. Con L’abito da sposo Pierre Lemaitre si conferma maestro del genere, intagliatore attentissimo di ritratti e di storie, raffinato cantore del male. |
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Pierre Lemaitre - L'abito da sposo
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