Il vecchio Oreste ha un segreto. Poco prima di morire, costretto in un letto d’ospedale, chiede di poter parlare con un amico di famiglia, il commissario Ponzetti. Ma e` troppo tardi, e cosi` l’uomo porta via con se´ un’oscura verita`. Dieci anni dopo, Marco, il figlio di Oreste, invita Ponzetti nell’appartamento dei suoi genitori per mostrargli gli oggetti che ha rinvenuto in una cassaforte e di cui nessuno era al corrente: una pistola risalente alla seconda guerra mondiale e una lettera indirizzata a un misterioso Ulisse da parte di una donna. La scoperta, insieme ad altri dettagli, getta un’ombra sul passato di Oreste, esule istriano giunto a Roma nel 1954, in fuga dalle terre passate alla Jugoslavia all’indomani della guerra e da un clima di intimidazione e violenza. Da qui parte l’indagine non ufficiale di Ponzetti, che si svolgera` tra Roma, Trieste e la Slovenia, intorno all’enigmatica storia di Oreste: un caso in cui, come sempre, vengono coinvolti il fidato ispettore Iannotta e i familiari del commissario. Una storia che portera` tutti a confrontarsi con il dramma, a lungo taciuto, dell’esodo istriano e dei profughi giuliano-dalmati. In un giallo denso di indizi e interrogativi da sciogliere, a meta` tra l’indagine poliziesca e la ricostruzione storica, Ottavio Ponzetti dara` finalmente voce al destino taciuto di un uomo, vittima di una tragedia collettiva, che per tutta la vita e` rimasto legato a un passato lontano che lo ha persino privato del diritto alla memoria.
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