Francisco Casavella - Il giorno del Watusso. I giochi feroci - Gioielli e vento - La lingua impossibile


 

 

 

Francisco Casavella

Il giorno del Watusso

I giochi feroci - Gioielli e vento - La lingua impossibile


 

Mondadori, 2005

 

Un'opera in cui si mescolano suspance, humor e critica di una società sospesa tra le rovine del franchismo nella sua fase terminale e le prime mediocri menzogne della democrazia. In una Barcellona sordida, triste e allegra al tempo stesso, si incontrano e si scontrano personaggi marginali, figure eminenti, la corruzione e l'inganno. Un ritratto satirico e allegorico della malavita spicciola, del potere, di successi e fallimenti individuali. Un viaggio iniziatico, un itinerario fisico e un apprendistato morale riflessi in una trama serrata in cui si mescolano sarcasmo e mistero.

I giochi feroci:

È una domenica d'estate del '71 e Fernando Atienza e il suo amico Pepito (detto Yé-Yé) che vivono in una bidonville ai margini di Barcellona, attraversano da un capo all'altro la città alla ricerca del Watusso - un piccolo delinquente oggetto della loro venerazione - per avvisarlo del pericolo che lo minaccia. Accusato di aver violentato e ucciso una ragazza, è ricercato dagli sgherri del padre di lei, un potente malavitoso che vuole vendicarsi. Il Watusso non è solo l'angelo custode di Yé-Yé, è anche molte altre cose: è il re del ritmo, un po' bandito e un po' filosofo, è il guardiano della gioia e l'arcangelo della morte. Il frenetico inseguimento diventa occasione di mille peripezie che faranno scoprire al giovane Fernando la paura, la violenza, il sesso, la magia, la menzogna, il piacere, in un percorso iniziatico che lo porterà insieme a Pepita nel cuore oscuro del mondo degli adulti.

Gioielli e vento:

Fernando Atienza e la madre lasciano la bidonville per andare a vivere in una portineria di un quartiere borghese. Il ragazzo è al contempo deluso dal nuovo ambiente e coinvolto nell'atmosfera irrequieta che si respira dopo la morte di Francisco Franco. Comincia a lavorare come fattorino in una banca, ma una serie di circostanze fortuite imprimono un'incredibile accelerazione alla sua carriera e lo spingono verso la politica. Fernando prosegue il suo apprendistato all'interno dei circoli esclusivi del potere e conoscerà il volto ambiguo e sfuggente della nuova nomenklatura post-franchista che si è affermata grazie alla falsificazione delle biografie individuali e della storia. La Transizione dalla dittatura alla democrazia viene resa possibile da un sentimento generale di paura e grazie a un'opera collettiva di rimozione, di cancellazione della memoria.

La lingua impossibile:

Tradito dai suoi mentori, Atienza si vede spinto di nuovo verso i pericolosi confini del mondo criminale. Nascosto nei vicoli attorno alle Ramblas di Barcellona, abbandonato dalla famiglia, ridotto a trafficare amfetamine, Fernando conosce Elsa, l'amore della sua vita che lo condurrà per mano in un nuovo paese dove si parla "una lingua impossibile". Ancora una volta si troverà a risalire inaspettatamente la china della società, ma ciononostante la nostalgia che sente per certi aspetti del suo passato lo spingerà a misurarsi di nuovo con la verità di quel famigerato "giorno del Watusso", e scoprirà una verità molto più terribile di quanto credesse. Il percorso iniziatico di Fernando si conclude, e lo riporta all'inizio del suo tragitto, là dove tutto era cominciato.

 

Nessun commento:

Posta un commento