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Jeff Noon | |||
Polline | |||
Pollen, 1995 | |||
serie | # 2 | ||
Frassinelli, 1995 | |||
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«Eeettccciiiii!» e a Manchester si scatena l’apocalisse virtuale, interrotta solo da scariche di realtà che ci proiettano in un futuro non troppo lontano. Dopo il successo di Le piume di Vurt, Jeff Noon torna al suo pubblico con un’altra favola cyber-punk: sono passati quindici anni dalla scoperta delle piume che assicurano a chi le mette in bocca un viaggio nel Vurt – moderno forum virtuale dei desideri di ognuno -, quando fanno la loro comparsa strani fiori odorosi e un polline assassino inizia a invadere la città, rivelandosi qualcosa di più di un semplice incidente di percorso… Solo pochi abitanti si scoprono immuni dal flagello letale, assetato di vittime. Come se la vita non fosse già abbastanza complicata per zombi, cani, robo, ombre, vurt e puri che si aggirano rischiando la pelle nelle strade di una metropoli allo sbando, territorio indiscusso degli X-tassisti con la mappa stradale tatuata nel cervello! L’omicidio misterioso di un tassista-cane, un outsider incallito fuori dalla rete virtuale che alle piume preferisce le sue Napalm (normali sigarette), mette Sibyl, un’ombra-pol telepatica, l’ispettore capo Z. Clegg (non chiamatelo Zero!) e Boda, una X-tassista che un bel giorno si sconnette dalla rete, nella condizione di scoprire una sconvolgente verità che porterà alla soluzione del caso ma anche a intuire quale piano infernale – o meglio vurtiano – fa di Manchester un terreno di scontro tra realtà e sogno… Unico suggerimento ammesso per non compromettere la suspense: godetevi le «ingerenze» di Gumbo YaYa, un dj fissato con l’archeologia musicale degli anni Sessanta. Geniale nel taglio narrativo, perfetto nei giochi d’intreccio e nell’omaggio ai generi più diversi (dalla satira al cinema, dalla pulp fiction alla cybercultura), Polline è un libro che regala forti emozioni: un vero innesto cerebrale nella vostra corteccia. | |||
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Jeff Noon - Polline
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