Leigh Brackett - La città proibita


 

 

 

 

 

 

 

 

Leigh Brackett

La città proibita

The Long Tomorrow

 

Libra, 1976

 

Che cos'è Bartorstown? Un mito, una leggenda, un sogno, oppure una realtà? Len Colter e suo cugino Esaù fuggono dalla loro casa, per raggiungere quel luogo mitico, e lasciano anche la pace e la sicurezza, gli anni felici della loro infanzia, per iniziare un duro e faticoso cammino verso la maturità. Perché una cappa sembra discesa sul mondo: una cappa di odio, d'ignoranza, di presunzione. Da quando la Distruzione è calata sul mondo, la superstizione e l'ignoranza regnano sovrane: la Distruzione, provocata dallo scatenarsi delle forze dell'atomo, che si sono infine ribellate all'uso sbagliato che l'uomo ha fatto della scienza. E gli uomini, sgomenti, hanno interpretato la Distruzione come un castigo di Dio... come un rinnovato Diluvio, mandato agli uomini per il loro cattivo uso del sapere. L'uomo viveva nelle città, e le città sono state distrutte; perciò le città rappresentano il male. Un emendamento alla costituzione degli Stati Uniti impone: "Nessuna città, nessun paese, nessuna comunità con popolazione superiore a duemila abitanti, o con più di duecento fabbricati per miglio quadrato, dovrà essere costruita, o ne verrà permessa l'esistenza, in qualsiasi regione degli Stati Uniti d'America". E la guerra alla civiltà del passato è anche la guerra contro il sapere: le macchine sono proibite, l'istruzione è proibita, e il mondo deve piegarsi a una nuova forma di civiltà contadina e puritana, prospera ma priva di quello stimolo profondo che è lo stimolo dell'uomo a procedere lungo la via del progresso. Ma la superstizione e l'ignoranza non possono durare per sempre…

 

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