Peter Handke
La donna mancina
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Garzanti, 2014 (Prima pubblicazione: 1976)
Questo romanzo è forse tra i più rappresentativi della cultura di lingua tedesca degli ultimi anni. Al suo apparire in Italia, La donna mancina riscosse successo di pubblico – particolarmente sensibile alla questione femminile – e di critica: Claudio Magris vi scorse la manifestazione di «una vita pura, essenziale, che brilla nei dettagli minimi», e Alighiero Chiusano fu pronto a scommettere sulla sua durata a dispetto «di tante altre roboanti cosmogonie sperimentali». Lasciate cadere le trasgressioni astute e plateali degli anni Sessanta, l’implacabile e delicata macchina narrativa di Handke ha conquistato uno sguardo limpido e impassibile come quello di una macchina da presa. Quello sguardo offre qui l’indimenticabile ritratto di una donna sulla soglia misteriosa della sua «lunga stagione di solitudine».
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