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Alberto Bevilacqua |
La califfa |
Candidato 1964 |
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(Edizione Einaudi, 2010) |
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La Califfa è una bellissima ragazza di origine popolare che diventa l'amante di Annibale Doberdò: l'industriale piú potente della città, una sorta di Mastro-don Gesualdo, autorevole e spregiudicato. Memorabile ritratto di donna libera, sana di fondo e, a suo modo, innocente. La Califfa è un'amante senza servilità nella cui schiettezza amorosa l'industriale ritrova, in un punto nevralgico della sua esistenza, una voglia nuova di vita e la sua stessa libertà. Contro questa relazione si armano tutti i potenti della sua corte, ma sarà solo la morte improvvisa di Doberdò a stroncarla. E la Califfa tornerà nel suo quartiere d'origine, sola, ma con la coscienza di aver contribuito a trasformare, oltre che l'anima e l'intimità di un uomo, l'aspetto sociale di una città. «Romanzo centrale» negli anni Sessanta, per la limpida riuscita letteraria e perché testimonia, attraverso alcuni grandi protagonisti, splendori e miserie di quel miracolo economico italiano che avrebbe ispirato la migliore narrativa e il miglior cinema dell'epoca. La notorietà del romanzo è stata amplificata dal film girato dallo stesso Alberto Bevilacqua e interpretato da una indimenticabile Romy Schneider insieme a Ugo Tognazzi. |
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Alberto Bevilacqua - La califfa
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