|
|
|
Andrea Accorsi & Massimo Centini |
2013 |
|
I grandi delitti italiani risolti o irrisolti Dal mostro di Firenze al massacro del Circeo, da Marta Russo all'omicidio di Cogne |
||
I più terribili fatti di sangue del nostro Paese Dal mostro di Firenze al massacro del Circeo, da Marta Russo all'omicidio di Cogne La diffusione della criminalità è una piaga sociale. Ogni nuovo rapporto fotografa con spietata nitidezza un fenomeno che non si riesce a controllare, e che istilla inquietudine negli italiani, minando la pace sociale. L’ansia verso uno scenario quasi apocalittico colpisce infatti molti cittadini, sgomenti – complice anche la risonanza data dai mass media – di fronte al dilagare della violenza non solo per le strade, ma anche dentro le sempre più rischiose mura domestiche. Nel mondo gli omicidi si verificano soprattutto tra le fasce a basso reddito, con una maggioranza di vittime tra i 10 e i 29 anni; in Italia, i cosiddetti “omicidi di prossimità”, ossia quelli che colpiscono familiari, amici, conoscenti, vicini e colleghi, sono un fenomeno grave quanto quello della criminalità organizzata. Le cause sono l’instabilità mentale, la frustrazione, l’incapacità di superare un evento stressante o doloroso. L’omicida sembra agire in preda a un raptus, ma in realtà si è gradualmente convinto di essere perseguitato dalle persone a lui più vicine, e non trova altra soluzione se non uccidere, e spesso, suicidarsi. I più terribili fatti di sangue del nostro Paese, analizzati con l’aiuto della statistica e della criminologia. Quali sono le motivazioni che generano la spaventosa pulsione a uccidere? • Leonarda Cianciulli: la saponificatrice di Correggio • Massacro al Circeo • La banda dei sassi • Strage in Vaticano • Il branco di Leno • La decapitata di Castel Gandolfo • Firenze. Un solo “mostro” • Via Poma, 7 agosto 1990 • I delitti dei tassisti • Cogne, una storia infinita • Omicidio nella setta ...e molti altri inquietanti delitti. | ||
|
Andrea Accorsi & Massimo Centini - I grandi delitti italiani risolti o irrisolti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento