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Bino Sanminiatelli |
La vita in campagna |
finalista 1981 |
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Longanesi, 1980 |
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Il libro si articola in due parti e una conclusione. Nella prima parte, l'autore narra i ricordi della sua vita di bambino e ragazzo, appartenente a una famiglia illustre. La scelta di vivere in campagna è la realizzazione del desiderio espresso dal ragazzo e accolto dai suoi genitori: dall'età delle prime classi ginnasiali ha studiato privatamente, sostenendo gli esami alla fine dell'anno scolastico. Un suo primo precettore di latino fu uno studente dell'Università di Pisa, tale Giovanni Gronchi che, circa mezzo secolo dopo, divenne presidente della Repubblica Italiana. Ma il sodalizio con Gronchi non ebbe durata, per l'insoddisfazione del padre del ragazzo, e quindi ne assunsero un altro. I ricordi impressi in questa prima parte sono fatti di tanti appuntamenti annuali con parenti, feste religiose, scampagnate, fugaci amicizie con cugini e cugine visti qualche giorno appena. La consapevolezza di appartenere a una grande tradizione, attraverso numerosi antenati ministri del Granduca di Toscana, la necessità di visitare zii cardinali e generali, la ripetizione di strofette di omaggio a tali personalità, si mischia al quotidiano contatto con uomini, ragazzi e tanti animali, agnellini, cani, cavalli e uccelli, ai quali il fanciullo e poi ragazzo mai fa male, né mai diventano balocchi, ma sempre sono tenuti con amore e rispetto. |
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Bino Sanminiatelli - La vita in campagna
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