Bruno De Stefano - Storia e storie di camorra




 

Bruno De Stefano

2016

Storia e storie di camorra

I segreti e gli intrighi di potere dello scioccante mondo parallelo della criminalità organizzata

**La storia senza fine del crimine in Italia I segreti e gli intrighi di potere dello scioccante mondo parallelo della criminalità organizzata** Episodi di sangue, violenza e intrighi da cui emerge il potere devastante della camorra. Protagonisti delle storie non sono soltanto i boss e i loro sicari alle prese con omicidi, stragi ed esecuzioni brutali, ma anche personaggi della società civile che hanno pagato un prezzo altissimo nel tentativo di opporsi alla logica della violenza e dell’illegalità: in questo libro si parla di gente perbene, vittime innocenti, poliziotti corrotti, killer pentiti, preti dalla doppia vita, politici collusi, eroi mancati, martiri ammazzati nell’indifferenza generale. Alcuni episodi sono noti, altri invece sono finiti nel dimenticatoio o vengono volutamente ignorati; talvolta sono vicende che i media hanno colpevolmente trascurato o sottovalutato, in altri casi ancora si tratta di delitti rimasti impuniti. Ma ciascuna di queste 101 storie denuncia la presenza sul territorio di un potere parallelo, strisciante e tentacolare, capace di infestare progressivamente tutti gli ambiti della società: un fenomeno allarmante che investe l’Italia intera, e non solo quella parte dello stivale che va dalla Campania in giù. **Killer senza scrupoli Vittime innocenti La storia senza fine del crimine in Italia Alcune delle storie narrate:** • La camorra nel Palazzo • Il calciatore che premiò il boss • Il caso Tortora • Corna o camorra? • Maradona nella vasca dei Giuliano • Tre carabinieri sul libro paga del clan • Il boss comunista • Il “pentimento” di Cutolo Hanno scritto dei libri di Bruno De Stefano: «Un libro secco, chiaro, duro.» Roberto Saviano

Bruno De Stefano Giornalista professionista, ha seguito la cronaca nera e giudiziaria per diversi quotidiani, tra cui «Paese Sera» e «Il Giornale di Napoli», e per il settimanale «Metropolis». Ha lavorato per il «Corriere del Mezzogiorno», «City», il «Corriere della Sera» e «La Gazzetta dello Sport».

 

 


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