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Curzio Malaparte |
1992 |
Mamma marcia |
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Tra onirismo ed espressionismo si apre questo romanzo – confessione, uscito postumo, a cura di Enrico Falqui, due anni dopo la morte dell’autore (al secolo Kurt Erich Suckert – Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957). La confessione consiste nel ripercorrere la sua vita con le gioie e le delusioni che l’hanno contraddistinta. La madre sta morendo, il figlio è accorso al suo capezzale. La madre sa che è la prima volta che il figlio si apre a qualcuno ed è felice che lo faccia con lei. Qualche volta si appisola penetrata a poco a poco dalla morte, ma l’autore non si arresta, non fa pause. Davanti a quella morte avverte la necessità di fare il bilancio anche della sua vita. Troveremo scritto più avanti che un uomo comincia a morire soltanto quando muore sua madre. Il titolo viene da questa frase: «L’Europa è ormai una mamma marcia».. |
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Curzio Malaparte - Mamma marcia
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