Elizabeth Spencer - La porta di servizio


National Book Award Fiction

Finalista

1957

Elizabeth Spencer

La porta di servizio

The Voice at the Back Door

 

Mondadori, 1972

 

A metà degli anni '50, la città di Lacey, nelle colline del Mississippi, è un luogo in cui le vite di bianchi e neri, sebbene apparentemente separate, sono in realtà storicamente e inevitabilmente intrecciate. Quando il ragazzo biondo di Lacey, Duncan Harper, viene nominato sceriffo ad interim, rende pubbliche le sue convinzioni private sull'uguaglianza dei neri davanti alla legge, e la minaccia combinata e la promessa che rappresenta per l'ordine delle cose a Lacey colpisce quasi tutti i membri della comunità. Alla fine, Harper riesce a indicare la strada agli individui, sia bianchi che neri, per trovare una convivenza più armoniosa, ma a un sacrificio tutti devono rimpiangere. In The Voice at the Back Door, la nativa del Mississippi Elizabeth Spencer dà forma alle molte voci che hanno plasmato la sua visione delle relazioni razziali mentre cresceva, e allo stesso tempo scopre la propria voce - quella della speranza. Impiegando i suoi straordinari poteri letterari - tecniche narrative finemente affinate, visione di un cast ricco e diversificato di personaggi e un infallibile orecchio per il dialetto - Spencer rende palpabile l'ambiente psicologico di una piccola città del sud zoppicante dalla tradizione ma barcollante verso l'alba del civile movimento per i diritti. Pubblicato per la prima volta nel 1956, The Voice at the Back Door è il romanzo più lodato di Spencer e l'ultimo a trattare la vita di una piccola città nel Mississippi.

 

Nessun commento:

Posta un commento