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# 20 |
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Hugues Pagan |
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Dead End Blues |
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L'Etage des morts, 1990 |
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serie Chess |
# 1 |
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Meridiano Zero, 2000 |
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In una Parigi dagli umori cangianti, crepuscolare e indifferente, si dipana l’indagine del protagonista: un ispettore di polizia, scettico e puro, in lotta contro la corruzione che alberga nei gangli del potere. Il suo piano inclinato verso l’inferno comincia quando Calhoune, la donna che un tempo lo ha amato e che ora è arrivata ai vertici della polizia, decide di incastrarlo. Poco prima di essere sospeso dal commissariato, l’ispettore riceve la proposta di Franck, un vecchio amico e collega ormai corrotto: impadronirsi dei sei milioni di franchi che dovevano servire all’acquisto di una partita di droga. Potrebbe essere l’ultimo appiglio per non affondare, ma l’ispettore rifiuta. Franck decide di provarci da solo, e finisce brutalmente ucciso. Immerso in una notte estenuata, l’ispettore assiste impassibile alla propria caduta e, mentre una rete fitta di rancori, odi e gelidi opportunismi va stringendosi intorno a lui, tenterà fino all’ultimo di spezzare il buio che sembra avvolgerlo, per far brillare una verità disperata. Noir duro e metafisico, Dead End Blues è la ballata di un uomo senza nome, la cronaca estrema e lucida di uno che non ha più niente da perdere se non la voce: il timbro opaco, il ritmo irrimediabile di un blues metropolitano. |
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# 3 |
Meridiano Zero, 2006 |
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