Jim Shepard - Project X


 

  # 12

Jim Shepard

Project X

Project X, 2004

 

Meridiano Zero, 2004

 

Che c’è di bello nel primo giorno di seconda media? Per Edwin, tredici anni, ben poco. Sua madre gli ha messo a lavare gli unici pantaloni non ridicoli, e gli tocca uscire in bermuda. Una volta a scuola, sotto il festone di benvenuto, un cartello promette che TUTTI POSSONO FARCELA; mentre dei volantini reclamizzano OTTO MODI PER ESSERE VINCENTI. Così, prima della fine della mattinata, Edwin si ritrova subito dal vicepreside per aver citato Charlie Manson tra i personaggi di spicco del Novecento. In questo ambiente già così competitivo, già così omologato, dove gli alunni parlano di cosa faranno all’università, imitano i personaggi dei telefilm e si esaltano per lo sport, Edwin e il suo unico amico Scheggia fanno gruppo a sé. Odiano la tivù, perché è una "malattia mortale", saltano le attività extrascolastiche, si definiscono "senza interessi" e provano un certo gusto a litigare con quelli più grossi. Che immancabilmente gliele suonano. Nella graduatoria sociale dei compagni, vengono giusto dopo gli sfigati e i ritardati. Mescolando fughe nella fantasia e ciniche osservazioni sulla realtà circostante, i due tentano di non lasciarsi demoralizzare e di imparare a loro modo a sopravvivere in quel mondo. Finché un giorno cominciano ad accarezzare l’idea di sfogare la loro frustrazione attraverso una pericolosa rivincita: il ’Progetto X’... Con un tono asciutto e mai moralistico, ma soprattutto con grande verve narrativa, Shepard scandaglia la mente di un’adolescenza irriverente e disillusa, che non riesce ad adattarsi alla ordinaria follia della normalità. Tra ragazzini che parlano come adulti e scene di feroce comicità, Project X s’interroga su cosa possa trasformare lo spaesamento di una generazione nel propellente per una potenziale corsa al massacro.

 



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