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# 32
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René Frégni |
Nero Marsiglia |
On ne s'endort jamais seul, 2000 |
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Meridiano Zero, 2001 |
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Marsiglia. Ogni giorno Antoine, un tranquillo postino rimasto vedovo, aspetta all'uscita del la scuola la figlia di sette anni, Marie, che cresce con tenero amore. Un pomeriggio Antoine è in ritardo, arriva a scuola di corsa e trafelato, solo per scoprire che la bimba è scomparsa. Le poche testimonianze parlano di una lussuosa auto nera, su cui una donna in elegante abito scuro l'avrebbe fatta salire. Antoine è sconvolto. Marie era la sua unica ragione di vita. L'uomo perde completamente il controllo di se stesso, abbandona il lavoro, e comincia a passare le giornate tra i quartieri popolari e le vie assolate della città, alla disperata quanto vana ricerca di qualche traccia della bambina. Nel giro di qualche settimana è ridotto a un fantasma, quando incontra Cristal: un amico d'infanzia nel frattempo diventato un boss della malavita marsigliese. Cristal si fa un punto d'onore di ritrovare la figlia di Antoine, mettendo a disposizione dell'indagine tutte le sue conoscenze dell'ambiente del crimine. Dietro la Marsiglia popolare e bonaria dei bistrot che servono pastis a ogni ora del giorno, dei tifosi sfegatati dell'Olympique, dei pescatori di polipi dal molo dell'Estaque, se ne profila un'altra, agghiacciante e minacciosa: quella dei produttori di snuff movies. I due uomini, aiutati da Tania, puttana gentile e dai capelli turchesi, cominciano così un inseguimento al confine del cuore di tenebra, con due soli obiettivi: giustizia e vendetta. E in un crescendo senza esclusione di colpi, si ritroveranno di fronte a una verità angosciante. Come già ne La città dell'oblio, Frégni riesce nella sfida di coniugare azione e atmosfera, una scrittura intima e nitida con una trama di grande impatto. Il suo romanzo ha la struttura di un thriller, il ritmo di un romanzo psicologico, il tono di una poesia. |
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# 9 |
Meridiano Zero, 2008 |
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