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Salvatore Scarpino |
1992 |
Tutti a casa, terroni |
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Fra il Nord e il Sud d'Italia si va stendendo una cortina di rancore e di sospetti. A più di centoventi anni dall'Unità, riemergono spinte centrifughe e pressioni particolaristiche di cui le Leghe sorte nel Settentrione sono il segnale più vistoso e preoccupante. Il Mezzogiorno è sotto processo: per le sacche di arretratezza e di illegalità che lo caratterizzano, soprattutto per la presunta attitudine a proiettare sull'intera nazione i suoi specifici difetti. Salvatore Scarpino in questo saggio - che ha lo schema polemico e brillante del pamphlet - ribalta le accuse: il Sud è anche quel che il Nord ha voluto che fosse, i suoi difetti si sono rivelati funzionali al modello di sviluppo settentrionale. Anche la mafia, il clientelismo e l'assistenzialismo servono all'egemonia settentrionale. L'autore sottolinea che i meridionali, bersaglio di un nuovo, strisciante razzismo, hanno dato un contributo - di energia e di sofferenza all'Azienda Italia e una loro «secessione economica», attuata con una guerriglia dei consumi, potrebbe mettere in crisi lo stesso benessere del Nord. |
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Salvatore Scarpino - Tutti a casa, terroni
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