Vittorio Dini - Te Diegum: genio, sregolatezza & bacchettoni


Vittorio Dini

1991

Te Diegum: genio, sregolatezza & bacchettoni


 

L'11 maggio 1991, esattamente quattro anni dopo la vittoria del primo scudetto, fu celebrato a Napoli il Te Diegum: una giornata di ringraziamento per il più grande calciatore di tutti i tempi, all'indomani delle note, scandalose vicende e della relativa squalifica. Fu un convegno-dibattito che, promosso dal comitato “La classe non è acqua”, mise a confronto intellettuali e tifosi intorno al tema del calcio-spettacolo, con le sue mitologie, i suoi eccessi, le sue grandezze e miserie. Il tutto, in una città come Napoli che di calcio, almeno negli ultimi sette anni, ha praticamente vissuto. Il Te Diegum, sottotitolo “Genio, sregolatezza & bacchettoni”, fu insieme un momento di alta goliardia, un evento di squisita ironia e l'occasione per parlare anche seriamente di alcuni problemi reali. Attraverso la parabola napoletana di Maradona è infatti possibile leggere i sussulti, le speranze, i sogni di una intera città, e capirne alcuni tratti fondamentali. Maradona, il grande assente della nuova stagione calcistica, ha permesso al Napoli e a Napoli, dopo tanti anni di delusioni, di vincere: e di farlo, si badi bene, senza per questo adottare lo stile e i metodi delle grandi società torinesi e milanesi, bensì proprio in virtù della geniale sregolatezza incarnata dal suo campione. Basta questo a far sconfinare nella beatificazione di Maradona l'affetto di tutti i tifosi? Forse no. Se però le vittorie calcistiche non sono in grado di risolvere i grandi problemi di Napoli, non si capisce in quale modo potrebbero risolverli le sconfitte...

 

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