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Andrea Canobbio |
Vasi cinesi |
Premio Giovane Autore Esordiente 1990 |
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Feltrinelli, 2015 |
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Fugge e ritorna, cerca ed è ricercato, viene ucciso ma rinasce, vuole la solitudine per immergersi ancora nel mondo, osserva ed è osservato, si innamora ed è amato, narra le sue storie e attrae quelle degli altri. Chi è dunque Claudio, il camaleontico attore delle vicende raccontate in questo libro? E chi è il narratore, dapprima voce anonima ed equidistante, poi sempre più personaggio che esce allo scoperto per interagire con il protagonista come se questi, con la sua forza magnetica, lo costringesse ad abbandonare il suo ruolo? Claudio compare, nei dodici capitoli di questo libro, continuamente cambiato e sempre uguale a se stesso, in un gioco mutevole eppure perfetto come una scacchiera o come un cruciverba la cui soluzione porta con sé una inevitabile fine. “Se è vero che per molti giovani scrittori la produzione di Calvino è una pesante ipoteca da scontare, Canobbio sembra aver scelto la via più fruttuosa per affrancarsene: ne ha fatto, semplicemente, l’oggetto di un affettuoso metalinguaggio, padroneggiato con una disinvoltura vista l’ età stupefacente, che lascia intuire molte felici avventure future.” Stefano Giovanardi (La Repubblica, 24 novembre 1989) |
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Andrea Canobbio - Vasi cinesi
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