Izrail' Moiseevič Metter - Il quinto angolo


Izrail' Moiseevič Metter

Il quinto angolo

Vincitore narrativa straniera 1992

Einaudi, 1991

Pjatyj ugol, 1991 

Novella della memoria e della colpa, Il quinto angolo fu scritto più di vent'anni fa, ma è stato pubblicato solo all'inizio dell'89 per ragioni di opportunità politica: in uno stile densamente lirico, che alterna ironia a commozione, l'autore rievoca la travagliata esistenza di un "uomo superfluo", destinato da un particolare modo di essere e di sentire a un ruolo marginale nella società in cui vive. La narrazione frammentaria prende lo spunto da uno scambio epistolare con una sconosciuta di Samarcanda per rievocare momenti diversi, ma tutti egualmente significativi, nell'esistenza di chi, in un mondo improntato a valori collettivistici, ha sempre preteso di essere considerato una "persona", unica e irripetibile. Attraverso le fasi alterne di appuntamenti mancati con il destino emergono - quasi per naturale lievitazione della verità storica - fatti, situazioni, atmosfere di cinquant'anni di vita sovietica: le vicende di una modesta famiglia ebrea nella Char'kov degli anni Venti; la realtà sociale delle lontane provincie degli Urali; il paradigma delle persecuzioni staliniane nella vita e morte del professor Golovanov; la vertiginosa ascesa dell'attore Astachov che in teatro interpreta il ruolo di Stalin; l'ordinaria esistenza di Kesa Valdaev, funzionario dell'Nkvd, immagine della banalità del male. Leit-motiv della storia, come pure di tutta la giovinezza del protagonista, è l'amore per Katja, figlia di un celebre medico della nomenklatura. Eroina caparbia volubile aasoluta, che si inserisce di diritto nella galleria di donne memorabili della letteratura russa, da Dostoevskij a Pasternak, Katja continuerà a concedersi e a negarsi nel lungo arco degli anni, per poi morire, forse suicida, in un carcere della Lubjanka: ed è apputo dai feroci metodi inquisitivi di cui sarà vittima che il romanzo prende il titolo, alludendo anche, però, al destino del protagonista e alle dure regole che ne hanno dettato l'esistenza.

 

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