Laura Lippman - Il macellaio di Butchers Hill



 



Laura Lippman

Il macellaio di Butchers Hill

Butchers Hill, 1998

serie Tess Monaghan

# 2

 

Giano, 2009

 

Sono trascorsi cinque anni dal fatidico giorno in cui Luther Beale afferrò la pistola che teneva nell’ultimo cassetto del comò, avvolta in un nido di calzini spaiati, e uscì sui gradini della sua casa di Butchers Hill per affrontare i mocciosi di cui tutti avevano terrore nel quartiere. Arrivavano a gruppi compatti, graffiavano le fiancate delle macchine parcheggiate sfregandole con la punta di un bastone e rompevano uno dopo l’altro i fanali prendendoli a calci. Quel giorno rimasero di sasso quando videro che Beale impugnava una pistola. Il vecchio sparò dapprima in alto, dritto in cielo, poi proprio nella direzione dei ragazzini. Omicidio colposo, la sentenza. Cinque anni di carcere, la condanna, e non per aver lasciato sul selciato il corpo senza vita del più piccolo di quei bambini, ma per aver usato una pistola entro i confini municipali. Un macigno irremovibile è stata, invece, la condanna morale per Luther Beale: il macellaio di Butchers Hill, la collina dei macellai, fu battezzato dalla stampa di Baltimora… Sono trascorsi cinque anni da quel fatidico giorno e ora eccolo nell’ufficio di Tess Monaghan il macellaio di Butchers Hill. Un torace massiccio su due gambine lunghe ed esili, la voce biascicata, dice di voler riparare al crimine commesso aiutando i bambini miracolosamente scampati alla sua sparatoria. Ha varcato la soglia dell’ufficio di Tess esattamente per questo, per chiedere a Tess di aiutarlo a rintracciare i bambini di allora: il cicciottello, i gemelli, Destiny, la ragazzina, e poi il magrolino che parlava sempre… Tess comincia a cercarli, e si ritrova coinvolta in una vicenda di orrendi delitti che mostrano il lato più oscuro e crudele della Charm City d’America.

 


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