Libro "scandaloso" contro il quale si scagliò quella società del Secondo Impero avviata alla guerra che Zola ritrae impietosamente, il romanzo inizia con l'evocazione del fantasma di Bismarck e si chiude col triplice grido "A Berlino!" che sale dal boulevard sotto il Grand Hotel dove è morta Nanà, orrendamente sfigurata dal vaiolo. Un capolavoro di rara bellezza che immortala la "biografia" di una Venere seducente e temeraria, un personaggio tragico nel quale molti lettori riconobbero la rappresentazione del mito del sesso, indissolubilmente legato alla distruzione e alla morte. Sullo sfondo di una Francia tormentata e inconsapevole della sconfitta imminente, quest'opera, tra le più importanti della letteratura europea, è un affresco storico e sociale straordinario nel quale Zola, come solo i grandi scrittori sanno fare, narra i drammi di un'umanità sconfitta e rabbiosa. Premessa di Aldo Nove, introduzione di Riccardo Reim. |
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