Margherita Oggero - La collega tatuata


 



Margherita Oggero

La collega tatuata


serie Camilla Baudino

# 1

 

Mondadori, 2002

 

Chi racconta (perlopiù in prima persona) questa storia è una "profia", un'ironica, brillante (forse troppo brillante per trovarsi a suo agio a scuola) professoressa quarantenne, con una normale, simpatica famiglia composta da una ragazzina mediamente rompiscatole, da un umorale cane bassotto, da una nonna catastrofica e da un marito mediamente polemico verso le scarse virtù casalinghe di una donna che lavora fuori casa ed è quindi incapace di servire piatti più elaborati della famigerata "fettina alla professoressa".La nostra profia è dunque una donna informata, curiosa, leggermente frustrata, a volte è irritabile e tignosa, e nei momenti di depressione beve un po' troppi Puntemes.Quando a scuola si presenta un'insegnante nuova, la bionda, bella, distinta Bianca De Lenchantin, elegante al punto da potersi permettere di sfidare il rischio della volgarità sfoggiando un "complicato tatuaggio multicolore", nessuna collega sembra disposta a trovarla simpatica. Tanto più che Bianca De Lenchantin è talmente ricca da non avere nessun bisogno di insegnare, e poi è snob, ha l'agenda del "New Yorker" e va in vacanza alle isole Chagos, posto che nessuna persona normale è in grado di dire dove esattamente sia; ma, soprattutto, a differenza della profia e della sua amica più cara, non ama i cani.Solo quando Bianca De Lenchantin finisce misteriosamente ammazzata le cose cambiano. In due sensi: perché davanti alla morte è giusto sospendere il giudizio e lasciare che si affaccino sgomento e pietà, e perché quelle caratteristiche di intelligenza, di tenacia, di acume e di ostinazione che fanno di una donna colta e sensibile una tipica profia, una volta messe al servizio dell'indagine poliziesca riusciranno - ben più dell'insegnamento e della sua inseparabile e avvilente routine burocratica, qui magistralmente tratteggiata nei suoi aspetti più assurdi - a valorizzare e a promuovere le potenzialità inespresse della nostra protagonista.

 




Nessun commento:

Posta un commento