Harry Crews - La fiera dei serpenti


 # 44

Harry Crews

La fiera dei serpenti

A Feast of Snakes, 1976

 

Meridiano Zero, 2004

 

A Mystic, Georgia, i bianchi sono feccia e i neri chiamano ancora questa feccia "padrone". È qui che vive Joe Lon Mackey, uno dei protagonisti più terrificanti dopo il Patrick Bateman di American Psycho. Joe Lon passa il suo tempo gestendo un locale "ereditato" dal padre, in cui vende birra e whiskey di contrabbando con l’aiuto di due tuttofare di colore. Suo padre è un allenatore di pitbull da combattimento, la cui crudeltà con gli animali è riverita dalla popolazione locale. Sua sorella una disturbata mentale che si spalma escrementi fra i capelli e passa le giornate davanti alla televisione. Il suo migliore amico, lo sceriffo della città, ha perso una gamba in Vietnam e rinchiude in prigione e violenta le ragazzine di colore che rifiutano le sue avances. Per la maggior parte del tempo Joe Lon Mackey se la prende con se stesso per i maltrattamenti fisici e psicologici che impartisce alla moglie, che si prende cura di due bambini piccolissimi; e si crogiola in un miscuglio di passate glorie e presenti rimpianti al pensiero che gli incidenti di football degli anni del liceo gli sono costati il futuro. Una volta all’anno a Mystic si svolge la "fiera dei serpenti a sonagli", che attira lunatici ubriachi e fuori di testa da tutti gli stati confinanti, i quali arrivano nella piccola cittadina per cacciare, uccidere e mangiare serpenti, in realtà di ogni specie. L’avvenimento è coronato da un concorso di bellezze in bikini e da una nottata di festeggiamenti in vista della caccia. Joe Lon decide che il raduno è l’opportunità ideale per attirare un po’ d’attenzione. Ma l’elaborato progetto che escogita per evadere dal grigiore di Mystic gli sfugge di mano, scatenando una incredibile serie di eventi che tengono il lettore con il fiato sospeso, e che Crews presenta, come è solito fare, come una macabra, ma esilarante e irresistibile versione della commedia umana.

 

Nessun commento:

Posta un commento