|
# 34 |
Marco Bosonetto |
Requiem per un'adolescenza prolungata |
|
|
|
Meridiano Zero, 2008 |
|
Un giorno, la casa dei genitori non si apre davanti a Candido Neve che bussa per la cena. Nell’Italia del 2013 il Parlamento ha approvato l’idea di snidare i bamboccioni e renderli per legge “prima uomini, poi figli”. È nata la Campagna per lo Sradicamento dell’Adolescenza Prolungata. La CSAP aiuta mamme e papà a non cedere ai ricatti dei figli a carico. Gli eterni adolescenti dovranno arrangiarsi da soli. Candido Neve era fiero di vivere come un intellettuale proletario. Non si concedeva nessun lusso, nessun orpello borghese come il cellulare o un lavoro. Con i suoi pantaloni di velluto lisi e la camicia a quadretti dai polsini sfilacciati, attendeva serenamente qualche evento che potesse scuotere i suoi trent’anni, e intanto recitava a memoria i passi preferiti del Maestro e Margherita di Bulgakov davanti allo specchio. E ora, espulso dalla casa dei genitori, vagando in pigiama per le vie di una Torino multietnica, popolata di personaggi stralunati e mamme perennemente al cellulare, Candido è costretto a porsi rapidamente in una nuova prospettiva. Ma che cosa può inventarsi un intellettuale che nella vita si è nutrito solo di capolavori russi? Forse la Mosca del professor Woland non è poi così lontana… Sarcastico e a tratti surreale, Requiem per un’adolescenza prolungata fotografa nitidamente una generazione che vorrebbe l’emancipazione senza piegarsi alla tirannia del posto fisso, e intanto attende il futuro comodamente seduta nel salotto di famiglia. |
|
Marco Bosonetto - Requiem per un'adolescenza prolungata
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento