Tim O'Brien - Quanto pesano i fantasmi


Tim O'Brien

1991

Quanto pesano i fantasmi

The Things They Carried, 1990

 

Nella giungla del Vietnam la crudele verità della guerra fu a volte una farfalla gialla sul volto di un nemico morto o il piccolo bufalo che il soldato Rat Kiley prese a bersagliare, una notte, con meticolosi colpi di fucile, piangendo. Nella memoria di uno scrittore che l’ha vissuta, quella guerra è anche l’immagine di una bambina vietnamita che danza, sola, a piedi nudi fra le rovine di un villaggio; è il peso delle cose che i soldati si portano in spalla: ricordi, lettere, sensi di colpa, munizioni, armi, fantasmi. Per un soldato di vent’anni, ogni guerra è una nebbia insensata dove tutto turbina, e il giusto si confonde con l’ingiusto, l’ordine con il caos, la civiltà con la ferocia, l’odio con l’amore. Una vera storia di guerra è fatta perciò di molte storie, che non parlano mai solo di morte, ma sempre anche di vita. E le più vere sono spesso quelle meno verosimili: per esempio la storia del soldato Henry Dobbins, che si procura l’invulnerabilità mettendosi un collant di nylon come sciarpa attorno al collo; oppure l’incredibile avventura di Mary Anne Bell, piovuta in Vietnam con un beauty-case e le sue magliette rosa da liceale per riunirsi al fidanzatino al fronte; o, ancora, la vicenda atroce del soldato Kiowa, inghiottito da una fetida melma sotto gli occhi del suo migliore amico che, per ribrezzo, non riesce ad afferrarlo. Kiowa, Rat Kiley, Dobbins, Azar, Sanders e molti altri guerrieri poco più che adolescenti formano la pattuglia di personaggi che attraversa tutti i ventidue racconti con cui Tim O’Brien costruisce un romanzo turbinosamente reale e splendidamente allucinato. La grande epica di O’Brien, ricca di immagini, di dolore e di paradossi, è incrinata e insieme resa più potente da un incontenibile desiderio di pace.

 

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