Per la convalescenza di sua figlia appena guarita dalla tubercolosi, Primo Casadei, cinquantenne scrittore dal passato irrequieto, sceglie i luoghi della sua infanzia, in Romagna: aria buona, vecchie conoscenze, qualcuno della sua sterminata parentela che vive ancora in paese. Giunto in paese Primo fa presto ad ambientarsi, tra una visita al farmacista, un incontro col parroco e col ragioniere Adamo che gestisce l'equivoco albergo del luogo. Una atmosfera cordiale e amabile dove tutti si conoscono che viene improvvisamente turbata dal rapimento di una bambina, Ofelia, nipote di una parente di Primo. Le indagini partono svelte, affidate al vicequestore Fusaroli. Ma è Primo il vero investigatore. Osserva, ascolta, intuisce. Al primo rapimento, che si conclude tragicamente, ne seguono altri. E ognuno degli abitanti del paese sembra custodire un segreto: il maestro, assiduo frequentatore della sagrestia ma che si professa ateo; il parroco, Don Vittorio, dai sermoni forbiti ma dall'aria tormentata; il cavaliere Tumidei, che conduce certe sue indagini storiche, e poi un pittore che si aggira tra i boschi alla ricerca di scenari suggestivi e un veterinario senza troppo lavoro. Gli eventi precipitano, Primo si muove con calma: razionale e intuitivo, solitario e incline a lunghe conversazioni, sa trovare la strada giusta per arrivare alla soluzione. |
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